mercoledì 22 aprile 2015

The One I Love di Charlie McDowell, dramma/commedia romantica/fantastica indipendente. Con due soli attori che reggono tutta la vicenda: Mark Duplass ed Elisabeth Moss

Oggi vi voglio parlare di un film drammatico/commedia dai toni fantastici recente. Niente di nuovo e originalissimo, ma piacevole, con due bravi attori.
Mi riferisco a The One I Love di Charlie McDowell.
Ecco la recensione:




The One I Love di Charlie McDowell del 2014. Con Mark Duplass, Elisabeth Moss, Ted Danson. (91 min. ca.)
Ethan (Duplass) e Sophie (Moss) sono una coppia in crisi che cerca aiuto di un'analista (Danson) Quest'ultimo visti i pochi progressi, propone loro una breve vacanza in una casa in campagna. Dalla prima notte qualcosa non va, sembrano capitare cose bizzarre di cui sono all'oscuro. Ma è la mattina dopo che scoprono che nella dépendance si alternano le due versioni di loro stessi - la versione migliorata e più affascinante, meno problematica e più accondiscendente -, la casa è una specie di mondo parallelo e stanno vivendo un'esperienza paranormale. A quel punto decidono di stare al gioco. Non tutto andrà come previsto. 








In bilico tra dramma e commedia romantica/fantastica (ricorda molto Ruby Sparks*, Questione di tempo* e i lavori di Kaufman, Gondry e Jonze), è una pellicola indipendente che coinvolge immediatamente lo spettatore, lo cattura e lo fa parteggiare per i protagonisti. 
Se l'epilogo ad un certo punto appare scontato - ma si evita l'happy end ed è già molto in questo caso: vengono raggirati inoltre gli stereotipi di genere - la messa in scena è ottima e l'intrigo viene ben raccontato senza caos: tutto scorre liscio. Anche troppo si potrebbe dire. 
L'altra cosa graditissima invece è l'assenza o quasi di effettoni speciali che avrebbero rovinato l'atmosfera. 
Girato con polso in appena quindici giorni, è tutto basato sulle interpretazioni davvero convincenti dei protagonisti. Tutti e due (anzi, quattro) incarnano bene delle persone normalissime, prive di glamour. Elisabeth Moss (la Peggy Olson di Mad Men) è forse quella più in parte ed espressiva. 
Anche se la vicenda ha dei momenti ripetitivi, non soffre di pedanteria, ha un certo respiro e non è dispersivo, va subito al dunque (perciò sono state evitate inutili lungaggini).
Un film godibile - non del tutto originale, va ripetuto - che vira su tonalità malinconiche nel finale (mentre verso metà si sorride perfino) e offre una disamina dei rapporti di coppia lucida. Spicciola? Può darsi. Teatro filmato? Ethan stesso menziona Chi ha paura di Virginia Woolf?
Ma la resa è convincente e il tema di fondo è portato avanti con intelligenza. 
Da vedere. Consigliato.

*Mie recensioni
Voto: ***






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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