lunedì 27 aprile 2015

Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I di Francis Lawrence, terzo capitolo (diviso in due) della famosa saga. Debole, piatto, solo un prologo, un'anticipazione per quello che sarà il film successivo. Cast sprecatissimo (e ultimo lavoro di Philip Seymour Hoffman)

Oggi vi voglio parlare di un film recente che più commerciale non si potrebbe. Terzo capitolo di una saga per i teenager.
Mi riferisco a Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I di Francis Lawrence.
Ecco la recensione:




Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I (The Hunger Games: Mockingjay - Part 1) di Francis Lawrence del 2014. Con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland, Willow Shields, Sam Claflin, Jena Malone, Mahershala Ali, Natalie Dormer, Evan Ross, Wes Chatham, Elden Henson, Paula Malcomson, Patina Miller, Robert Knepper, Sarita Choudhury, Stef Dawson. (123 min. ca.)
Terzo film della saga che ha come protagonista Katniss Everdeen (Lawrence) e il suo mondo distopico. Qui si prepara ufficialmente a diventare il capo della rivolta: la Ghiandaia Imitatrice che dal Distretto 13 è pronta a scatenare la guerra a Capitol City e contro il presidente Snow (Sutherland). Ritroverà i suoi amici ed anche il suo Peeta (a cui però è stato fatto il lavaggio del cervello e sottoposto a torture dallo stesso Snow e sottoposti). 















Questa è soltanto la prima parte e si sente, si capisce che ci si trova davanti ad un prologo ed immediatamente diventa un difetto. 
È un'introduzione col culmine nel finale e una brusca interruzione (vero e proprio cliffhanger come nelle serie tv). 
Se l'operazione fosse stata realizzata apposta per creare qualcosa di imperdibile ed evitare troppi tagli della storia, sarebbe stata una scelta discutibile ma non così sbagliata. 
Ma si sanno i motivi - di botteghino - per cui è stata scelta questa strategia. 
E allora si può affermare senza timori che è un film inutile. Non abbastanza appassionante nonostante faccia rimanere con il desiderio (quasi) di vedere la parte successiva con la soluzione e finalmente il trionfo dei buoni. 
Le atmosfere cupe, le ambientazioni, e il lato visivo sono molto centrati e convincenti.
Il cast è ricco ma sprecato (è inolte l'ultimo lavoro del grande Philip Seymour Hoffman che morì proprio durante le riprese): anche Jennifer Lawrence è sottotono (seppur qui si dimostri sempre all'altezza - probabilmente perché deve interpretare una giovane, quale è lei e non una donna vissuta - e sfoderi un'espressività che in altri film non ha. E canticchia pure bene). Anche la "novità" Julianne Moore è piatta. Il migliore del gruppo rimane sempre Donald Sutherland: credibile in ogni singola parola che dice e in ogni sguardo. Davvero inquietante. 
Carina anche la colonna sonora curata da Lorde (sua anche la canzone nei titoli di coda, Yellow Flicker Beat), ma è tutto senza mordente.
La regia non è malvagia e neanche la sceneggiatura a dire il vero, ma - per l'appunto - è tutto un girare intorno alla questione senza mai arrivarci. 
Certo, se si dovesse considerare il target a cui è destinato, il livello non sarebbe così mediocre, anzi. Se lo si prende come una qualsiasi altra pellicola allora proprio non ci siamo. 
Fin da subito non si vede l'ora termini. 
Probabilmente se fosse stato realizzato interamente accorciando tutta questa parte il risultato sarebbe stato godibile (com'era successo con gli altri due. Avranno avuto mille altri difetti ma scorrevano lisci). 
Film non necessario (o utile solo per chi lo ha fatto e per il ritorno economico).
Da vedere solo per curiosità (e per continuità).

Voto: **







Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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