Mi riferisco a Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli.
Ecco la recensione:
Nico, 1988 di Susanna
Nicchiarelli del 2017. Con Trine Dyrholm, John Gordon Sinclair,
Anamaria Marinca, Sandor Funtek, Thomas Trabacchi, Karina Fernandez,
Calvin Demba, Francesco Colella. (93 min. ca.)
Gli ultimi due anni della vita della
cantante ed ex modella tedesca Christa Päffgen (Dyrholm), in arte
Nico, alla soglia dei cinquant'anni. I tour in posti desolati, la
dipendenza dall'eroina, la preoccupazione per quel figlio che ama
tanto, ma che pare non voler vivere...
Biografia anticonvenzionale,
stramba, libera, che racconta i fatti realmente accaduti - e
ovviamente romanzati - senza seguire uno schema preciso, con un ritmo
talvolta più frenetico, talvolta dilatato tra brevissimi flashback e
ritorni al presente.
E decisione migliore non poteva esserci, dato
che l'opera coglie l'essenza di un personaggio non soltanto
stravagante, ma complesso, pieno di problemi esistenziali e
psicologici in bilico tra rinascita e decadenza.
Il tutto con una
fotografia altrettanto particolare, dai colori accesi, una
sceneggiatura perfetta.
E una protagonista, Trine Dyrholm,
assolutamente azzeccata nell'interpretare una donna vissuta con
struggente intensità: è credibile. Al di là della somiglianza
fisica o meno, sembra entrata totalmente nei panni di Nico, colei che
fu musa dei Velvet Underground, che apparve ne La Dolce Vita
di Fellini; ma anche Christa, la tossicodipendente che allontana
tutti, che impreca e vuole prendersi cura del figlio come può.
Davvero da applausi la sua performance, nonostante la visione
doppiata renda i dialoghi in più lingue piatti, monchi.
I brani
musicali, mai invadenti, fanno da contorno alla semplice storia.
Finalmente un film biografico non a compartimenti stagni, che non
segue pedissequamente ogni minimo particolare, ma che si sofferma
concisamente solo su quello che importa davvero.
Presentato alla
scorsa Mostra del Cinema di Venezia, ha vinto il Premio
Orizzonti come miglior film. Ma ha vinto anche un David di
Donatello per la miglior sceneggiatura.
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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