lunedì 14 maggio 2018

IN SALA - Loro 2 di Paolo Sorrentino. Secondo e ultimo capitolo incentrato su Berlusconi e la cricca che gli gira(va) intorno. Incisivo, piacevole, con notevoli spunti di riflessione anche sui contenuti

Oggi vi voglio parlare di un ilm ora nelle sale. La "seconda parte" dell'altra pellicola al cinema poche settimane fa...
Mi riferisco a Loro 2 di Paolo Sorrentino.
Ecco la recensione:






Loro 2 di Paolo Sorrentino del 2018. Con Toni Servillo, Riccardo Scamarcio, Elena Sofia Ricci, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Ricky Memphis. (100 min. ca.)
Il secondo capitolo romanzatissimo delle vicende di Silvio Berlusconi nel periodo del divorzio con Veronica Lario e del post-terremoto a L'Aquila. 


In questa seconda parte, altrettanto incisiva e piacevole, Sorrentino mostra la decadenza di un personaggio patetico, tanto bravo a parole e meno con i fatti. 
Il ritmo è sempre sostenuto, ma il montaggio è meno serrato, la fotografia meno brillante: sostanzialmente qui si ci concentra molto di più sulla trama elaborata (nel primo capitolo era scarna, minimale) che sull'immagine. 
Potrà sembrare più parlato, spiegato, meno "sorrentiniano" forse e più cupo, ma è proprio qui che sta il senso. 
La pellicola, in ogni caso, parla della caduta non solo di Berlusconi, bensì di tutti quelli che gli stanno attorno (i Loro del titolo), persone da quattro soldi che chiedono soltanto favori. Non ci sono troppe scene simboliche o surreali ma si dà spazio alla figura di Berlusconi in toto. 
Gli attori sono in parte. Ovviamente spiccano un Toni Servillo istrionico che a tratti fa trasparire troppo il suo accento napoletano (non soltanto quando canta con "Apicella"), ma che è davvero perfetto per incarnare un uomo carismatico e viscido e una Elena Sofia Ricci intensa e convincente: lo scontro tra lei e Servillo in cucina è stato eccezionale. Il merito è comunque del regista che non ha ridicolizzato la situazione. 
In effetti Sorrentino pur usando sempre la sua ironia (più del solito) è riuscito a bilanciare i toni con la giusta misura, anche perché - ammettiamolo - Berlusconi si ridicolizza da solo. 
Mai eccessivo e meno dirompente della prima parte, è un film che colpisce, diverte anche, a modo suo, e spiazza in modo diverso. 
Il finale struggente e di muta disperazione è forse stato il modo più intelligente di concludere un'opera che non è così strafottente come ci si poteva aspettare da Sorrentino. Intendiamoci, caustico lo è, pungente lo è, ma in un certo senso meno cafone, sembra esserci meno autocompiacimento e più generosità nei confronti dello spettatore. 
Un vero gioiellino da vedere assolutamente. Consigliatissimo.

Voto: ***1/2




Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










      


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