venerdì 8 settembre 2017

Will Hunting - Genio ribelle di Gus Van Sant, film drammatico ben scritto, diretto ed interpretato. Intelligente, sensibile, dai buoni sentimenti

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film molto conosicuto e amato, diretto da un autore apprezzatissimo.
Mi riferisco a Will Hunting - Genio ribelle di Gus Van Sant.
Ecco la recensione:





 
Will Hunting - Genio ribelle (Good Will Hunting) di Gus Van Sant del 1997. Con Matt Damon, Robin Williams, Ben Affleck, Minnie Driver, Stellan Skarsgård, Casey Affleck, Cole Hauser, Scott William Winters, George Plimpton. (126 min. ca.)
Will Hunting (Damon) è un giovane (problematico) all'apparenza anonimo che si guadagna da vivere facendo le pulizie al Massachusetts Institute of Technology (MIT). In realtà è un vero e proprio genio, un prodigio della matematica che un giorno risolverà un difficilissimo problema lasciato sulla lavagna in corridoio dal professor Gerald Lambeau (Skarsgård). La sua vita cambierà. Soprattutto quando farà la conoscenza di Sean Maguire (Williams), psicologo molto particolare e sensibile.

















Film drammatico scritto a quattro mani da Matt Damon e Ben Affleck (la sceneggiatura ha vinto il premio Oscar).
Intelligente, dal linguaggio diretto (talvolta volgarissimo), riesce a catturare lo spettatore e a fargli provare empatia per il protagonista.
È anche piuttosto furbo, calca la mano sulla commozione, sui buoni sentimenti (come spesso accade nelle pellicole di Van Sant), ma sempre con garbo e una certa tenerezza.
Il cast è più che in parte. Matt Damon è stato davvero eccezionale: Will Hunting viene dalla sua penna, è una sua creazione. Ci mette tutto se stesso in un'interpretazione sentita. Ben Affleck se la cava, ma non spicca certo per espressività (come al solito), gli altri fanno la loro, ma chi è veramente eccezionale - e giustamente aveva vinto l'Oscar - è Robin Williams: una performance toccante, divertente, malinconica come solo il buon Robin riusciva ad essere.
Un film davvero ben costruito, forse un po' troppo idealista e leggermente ingenuo, ma diretto con polso e grande maestria, con un montaggio perfetto, un'ottima colonna sonora (composta da brani originali di Danny Elfman e canzoni stupende. Quelle di Elliott Smith su tutte), una bella caratterizzazione dell'ambiente in cui vive Will e dei personaggi che lo compongono.
Molte le scene cult.
Da vedere (in lingua originale. Il doppiaggio non rende, soprattutto nelle scene corali. Paiono tutti troppo finti). Consigliato.


Voto: ***/***1/2





Il trailer:









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












  
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