Mi riferisco a The Captive - Scomparsa di Atom Egoyan.
Ecco la recensione:
The Captive - Scomparsa (The Captive) di Atom
Egoyan del 2014. Con Ryan Reynolds, Scott Speedman, Rosario Dawson,
Mireille Enos, Kevin Durand, Alexia Fast, Bruce Greenwood
Brendan Gall, Peyton Kennedy, Aaron
Poole, Jason Blicker. (112 min. ca.)
Canada. Cassandra (Kennedy, Fast), una bambina
di dieci anni, viene rapita mentre si trova nel furgone del padre
Matthew (Reynolds), davanti ad un bar del posto. Quest'ultimo,
insieme alla moglie Tina (Enos), nonostante venga anche ingiustamente
sospettato da un detective che segue il caso (Speedman) come
colpevole, non smette di credere che la figlia possa essere
ritrovata. Ed in effetti Cassandra è in mano ad un covo di pedofili
organizzati, con a capo Mika (Durand).
Thriller anomalo. Complesso,
contorto, dalla narrazione non lineare - così come il montaggio - a puzzle con flashback e
presente che si integrano insieme e salti temporali che lo spettatore capirà mano a mano che la vicenda procede.
Con tempi dilatati e con
momenti di imprevedibile ritmo e tensione (come ad esempio un
inseguimento di automobili).
Il tutto in un'ambientazione gelata, in
cui la neve non copre le sofferenze dei genitori e delle vittime di
abusi (come nel caso di Nicole, la detective interpretata da Rosario
Dawson), ma le esalta.
Il cast è veramente in parte: Ryan Reynolds è
una scelta azzeccata, così come Scott Speedman: due personaggi molto
fisici, al contrario delle due donne Mireille Enos e Rosario Dawson,
per l'appunto, più riflessive, con turbamenti interiori, che si
riflettono anche nell'interpretazione, ovviamente. Interessante
questa somiglianza.
I film di Egoyan poi hanno alcune caratteristiche
(veri e propri marchi di fabbrica) che balzano subito all'occhio e
alla mente: l'eleganza della regia, ambientale, la cura dei
particolari e il fascino dell'ambiguità. I temi che tratta sono
sempre morbosi ed inquietanti e il modo di affrontarli altrettanto infido.
Un film
molto suggestivo, d'atmosfera e ben costruito. Alcune scene sono
realmente un pugno allo stomaco. Struggente, dolorosissimo e disturbante, con
pieghe inaspettate.
Di sicuro non è un'opera prevedibile.
A dispetto
delle critiche negative è da vedere. Consigliatissimo.
Voto: ***/***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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