lunedì 15 maggio 2017

On the Road di Walter Salles, film drammatico tratto dal capolavoro di Jack Kerouac. Qualche sprazzo di vitalità qua e là e il cast ricchissimo non bastano a salvare un'opera poco incisiva e superficiale

Oggi vi voglio parlare di un film piuttosto recente. Un film tratto da un romanzo entrato nel mito. Il risultato non è entusiasmante.
Mi riferisco a On the Road di Walter Salles.
Ecco la recensione:





On the Road di Walter Salles del 2012. Con Sam Riley, Garrett Hedlund, Kristen Stewart, Kirsten Dunst, Tom Sturridge, Elisabeth Moss, Viggo Mortensen, Amy Adams, Alice Braga, Steve Buscemi, Danny Morgan, Terrence Howard. (140 min. ca.)
Sal Paradise (Riley) e Dean Moriarty (Hedlund), grandi amici, partono per un viaggio lungo, eterno per gli Stati Uniti. Tra partenze, ritorni a casa, relazioni mordi e fuggi, passano gli anni. E Sal forse troverà la giusta ispirazione per scrivere un romanzo. 















Film drammatico basato sul capolavoro letterario di Jack Kerouac (manifesto della beat generation), che cerca di accostarsi a quest'opera senza tuttavia riuscirci appieno (com'era prevedibile). 
Qualche sprazzo di vitalità qua e là non riescono a risollevarne né il ritmo né la qualità. In realtà cerca di cogliere lo stesso spirito del romanzo e di ricreare quell'atmosfera selvaggia e fuori dagli schemi e in parte, da questo punto di vista, a suo modo riesce ad essere una pellicola libera, tra promiscuità, sesso, droga, alcol, mostrati senza tanti complimenti, come la normalità dei protagonisti, ma ogni cosa scivola addosso allo spettatore, è poco incisiva non ha quell'impatto che dovrebbe avere. 
Il cast è ricchissimo ma non sfruttato appieno, nonostante la bravura di ognuno. Inoltre la vicenda viene trattata con una certa superficialità, soprattutto la parte in Messico (che aveva un ruolo importantissimo, quasi catartico nel libro): pare quasi venga tralasciata. 
E a quel punto il pubblico non prova la stessa sinestesia, non sente quei profumi del luogo, non vive quell'avventura come da lettore. 
Anche la fotografia fa poco, non è niente di esaltante e i magnifici luoghi sono utilizzati male, senza una poetica e uno sguardo profondo. 
Da premiare il coraggio per aver anche solo tentato di ricavare qualcosa di buono da quel cult inarrivabile, ma il risultato è un film on the road, per l'appunto, come tanti altri; molto scarno e senza guizzi. Non si percepisce l'avventura (ed è un difetto gravissimo). 
Comunque da vedere per curiosità. Consigliato a metà. 


Voto: **1/2










 Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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