Mi riferisco a I due volti di gennaio di Hossein Amini.
Ecco la recensione:
I due volti di gennaio (The Two Faces of January) di Hossein
Amini del 2014. Con Viggo Mortensen, Kirsten Dunst, Oscar Isaac,
Yigit Özsener. (96 min. ca.)
1962. Chester (Mortensen) e Colette (Dunst)
MacFarland sono una coppia americana in viaggio in Grecia. Vengono
adocchiati da Rydal (Isaac), un americano che vive facendo la guida
turistica, dal fare un po' losco, che cercherà di entrare nelle
grazie dei due per riuscire a guadagnarne qualcosa. Ma non sa che
Chester è inseguito dai creditori...
Thriller vecchio stampo basato
sul romanzo omonimo di Patricia Highsmith per certi versi simile a Il talento di Mr. Ripley nelle dinamiche, nelle
suggestioni.
E proprio cinematograficamente parlando ha delle somiglianze
con il famosissimo (ma non così eccezionale come si dice) lavoro* di
Anthony Minghella (e proprio il figlio Max è il produttore di questa
pellicola), eppure in questo caso il risultato è molto convincente.
Il regista iraniano ha realizzato un film armonioso, non dispersivo.
La sua stessa sceneggiatura è brillante, concisa.
Dall'impianto
classico, è oscuro, ambiguo, esotico (la Highsmith aveva il pallino
dei paesi stranieri che diventano teatri di sordide messe in scena,
di delitti e altri atti deplorevoli), sa sfruttare l'ambiente (non
come una mera cartolina).
D'atmosfera, ha degli snodi narrativi
raccontati chiaramente e tanti colpi di scena.
Gli attori sono
fantastici: espressivi e perfetti per i ruoli affidati.
Il ritmo è
sempre teso. Tra pedinamenti, cambi di programma e sotterfugi, lo
spettatore sarà coinvolto totalmente nella vicenda. Ma fin
dall'inizio il mistero aleggia e la rende pepata.
Piacevole, hitchcockiano, d'altri
tempi. Una bella sorpresa.
Da vedere. Consigliatissimo.
*Mia recensione
Voto: ***/***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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