Mi riferisco a Florence di Stephen Frears.
Ecco la recensione:
Florence di Stephen Frears del
2016. Con Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg, Rebecca Ferguson,
Nina Arianda, John Kavanagh, David Haig, Bríd Brennan,, Stanley
Townsend, Allan Corduner, Christian McKayDavid Mills. (110 min. ca.)
Negli anni '40,
l'ereditiera newyorkese Florence Foster Jenkins (Streep), decide di
prendere lezioni di canto lirico (si era già esibita in piccoli recital
all'inizio del secolo) e, nonostante sia priva di doti canore per
usare un eufemismo, farà di tutto per fare uno spettacolo alla
Carnegie Hall. Come complici avrà il fidato marito St. Clair
Bayfield (Grant) e il pianista Cosmé McMoon (Helberg).
Commedia
drammatica (o tragicomica) tra il serio e il faceto tutta basata sulla ridicolaggine
assurda della vicenda (reale).
Toni surreali e un che di patetico nel
finale (ma è coerente con l'eroina che muore come una protagonista
di un'Opera e con Florence stessa, con il suo stile).
Il cast è
perfetto. Meryl Steep ha preso in pieno l'interpretazione: ha trovato
la chiave essenziale per mettersi nei panni di un personaggio
eccentrico quanto simpatico come Florence, ossia l'ironia. Sembra
divertirsi anche lei. In alcuni punti (durante le discutibili
esibizioni) è esilarante. Teatrale, con molte mossette e moine ma al
servizio della pellicola. Hugh Grant è credibile nel ruolo del
"marito"/manager bonaccione che asseconda in tutto e per
tutto il volere della cara Florence. Simon Helberg ha la faccia e il
piglio giusto per interpretare lo scettico pianista/accompagnatore e
poi amico della "cantante".
Un film dalla bella atmosfera,
che catapulta lo spettatore in quel piccolo mondo salottiero.
Tuttavia qualcosa sembra non funzionare. Probabilmente nella
sceneggiatura: troppi salti temporali, troppa fretta di concludere
tutto al più presto, poco brio e vitalità in molti punti. Sembra
uno Stephen Frears sottotono, che non morde più come una volta
(nonostante alcune uscite irriverenti e sagaci) e la confezione pare
quasi da film tv inglese. Presumibilmente era un effetto voluto (la
delicatezza invece è da apprezzare), ma strano, che lascia
dell'amaro in bocca. Un'occasione semi-sprecata. Comunque da vedere
(in lingua originale, mi raccomando) per farsi due risate e per
commuoversi. Consigliato.
Voto: **1/2/***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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