Mi riferisco a Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini.
Ecco la recensione:
Uccellacci e uccellini di Pier
Paolo Pasolini del 1966. Con Totò, Ninetto Davoli, Femi Benussi,
Francesco Leonetti, Gabriele Baldini, Riccardo Redi, Lena Lin Solaro,
Rossana di Rocco, Vittorio Vittori. (85 min. ca.)
Totò e suo figlio Ninetto
(Davoli), camminano per Roma, una Roma desolata. Incontreranno un
corvo parlante con idee di sinistra che li stancherà a tal punto da
essere ucciso e mangiato dai due.
Tragicommedia molto visionaria
girata nella periferia Romana (fiumicini), in Tuscania e ad Assisi
(per il racconto sui due frati francescani, interpretati sempre da
Totò e Davoli, che cercano di evangelizzare gli uccelli).
Metafora
del comunismo che sta morendo (in effetti poi si vedono le immagini
del funerale di Togliatti, il quale viene menzionato in una
didascalia sul corvo), della mancanza di valori e soprattutto
rappresentazione della disuguaglianza sociale, Pasolini la gira con
poesia e grande ricerca. A partire dall'originalissima apertura dei
titoli di testa con la canzone - con le musiche di Ennio Morricone -
che introduce la storia.
Grottesca, cinica e spietata, ha il maggior
punto di forza in Totò, che riesce a mettere a disposizione la sua
maschera per un personaggio non propriamente amabile o simpatico.
Ninetto Davoli si lascia trasportare da lui.
Il ritmo non è sempre
costante, ma la suggestione dei luoghi, delle scenografie e delle
vicende di questi poveretti, attrae.
Un film bizzarro, dissacratorio, con un'estetica ben precisa e spiccata, sicuramente
memorabile e di culto.
Da vedere (per forza). Consigliato.
Voto: ***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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