Mi riferisco a Short Term 12 di Destin Cretton.
Ecco la recensione:
Short Term 12 di Destin Cretton
del 2013. Con Brie Larson, John Gallagher Jr., Kaitlyn Dever, Rami
Malek, Keith Stanfield, Melora Walters, Diana-Maria Riva. (96 min. ca.) Nel centro
di recupero per ragazzini e adolescenti disagiati, problemi
familiari, ecc... "Short Term 12" lavorano due giovani: Grace (Larson) e Mason
(Gallagher Jr.) che fanno coppia che nella vita e che sono stati loro
stessi "salvati" da quella struttura. Tutto sembra
procedere piuttosto bene, ma l'arrivo di Jayden (Dever), le paure di
Marcus (Stanfield), ma soprattutto l'evolversi della relazione con
Mason e il rilascio da carcere di suo padre, metteranno in crisi
Grace.
Pellicola drammatica - basata su un vecchio cortometraggio
dello stesso Cretton e sulle sue stesse esperienze personali - molto ben costruita.
Con "l'educatrice"
che ritorna allo stesso livello dei suoi sfortunati ragazzi in
custodia.
Ogni cosa - seppur di base realistica, plausibile - è ad
effetto, studiata a tavolino per far commuovere (basti pensare alla
scena di Marcus, che canta in chiave rapper le sue disgrazie come
sfogo o quando si fa tagliare i capelli, ma gli esempi sarebbero
molteplici).
Gli attori sono molto bravi. Brie Larson qui aveva già
quella naturalezza e semplicità da ragazza comune che ben si adatta
al suo personaggio, una ragazza fragile, che ancora non è riuscita a
superare il passato e i traumi dovuti agli abusi da parte del padre.
Lei riesce a mostrare tutta la sofferenza, senza mai andare sopra le
righe, offrendo una performance bilanciata e sentita che non lascia
indifferente neanche lo spettatore. Molto meglio qui che in Room*
per la cui interpretazione ha vinto fin troppi premi (l'Oscar
poi...). In parte anche John Gallagher Jr., dalla solita faccia da
bonaccione che ispira simpatia. Kaitlyn Dever ha una bella
interazione con i protagonisti.
Il regista (anche sceneggiatore)
sebra crederci.
Purtroppo però si tratta di un film che sfodera
tutti gli stereotipi del caso e sembra urlare "sono indie!"
fin dai primi minuti.
Inoltre è ruffiano, ricattatorio, tipico di un
primo progetto giovanile, e che dunque pecca di una certa ingenuità.
Tuttavia non mancano i momenti riusciti e tutto fila liscio, il ritmo
è costante e riesce a coinvolgere. Da vedere per curiosità.
Consigliato.
*Mia recensione
Voto: **1/2/***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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