martedì 8 settembre 2015

Gattaca - La porta dell'universo di Andrew Niccol, film di fantascienza/biopunk suggestivo, dal notevole impatto visivo e una convenzionale storia d'amore nel mezzo. Attori in parte

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa. Un film di fantascienza che ha avuto riscontri sia di pubblico che di critica. Per molti è addirittura un cult.
Mi riferisco a Gattaca - La porta dell'universo di Andrew Niccol.
Ecco la recensione:




Gattaca - La porta dell'universo (Gattaca) di Andrew Niccol del 1997. Con Ethan Hawke, Uma Thurman, Jude Law, Loren Dean, Alan Arkin, Gore Vidal, Ernest Borgnine, Tony Shalhoub, Blair Underwood, Xander Berkeley, Elias Koteas, Jayne Brook, Mason Gamble, Vincent Nielson, Chad Christ, William Lee Scott. (107 min. ca.)
In un futuro prossimo distopico, i bambini nascono con cellule selezionate per evitare problemi di salute e imperfezioni. Vincent Freeman nasce nel modo tradizionale con problemi vari e di cuore. Così i genitori si affidano al nuovo metodo e avranno un altro figlio. I due figli crescono completamente diversi. Eppure Vincent (Hawke), a differenza del fratello Anthony, riesce tramite sotterfugi e prendendo l'identità di un valoroso atleta diventato paraplegico, Jerome Morrow (Law), a entrare a Gattaca, un ente aerospaziale per voli interplanetari. Purtroppo però viene coinvolto suo malgrado nell'omicidio dei direttori di volo. E le indagini sanguigne e dei vari campioni forse lo porteranno a farsi scoprire. Intanto inizia una relazione con Irene (Thurman), una collega. 











 





























Pellicola di fantascienza/biopunk molto suggestiva per le atmosfere, scenografie e fotografia. 
La vicenda, anche se ha alcune lacune e delle forzature (ad esempio la storia d'amore, che però può rifarsi ai film di fantascienza del passato con l'eroe e l'eroina di turno che finiscono insieme e affrontano le varie vicissitudini) - e perciò una sceneggiatura imperfetta e con dei buchi -, ha anche molta originalità e cattura lo spettatore. 
La regia è forse un po' statica ma sa dirigere bene gli attori. Ehan Hawke è in parte, ambiguo ed emaciato al punto giusto. Uma Thurman (la sua compagna allora) è affascinante ma fa poco: è solo funzionale. Jude Law si impegna. Alan Arkin è come al solito carismatico, qui nel ruolo del detective Hugo. Anche Gore Vidal si impegna e ha la faccia giusta ma si sente che non è un vero attore da come dice le battute. Piccola parte per Ernest Borgnine, sempre all'altezza. 
Un film interessante, inquietante e al contempo coinvolgente, senza cali di ritmo e dalla notevole tensione finale. 
L'incipit invece è molto poetico e ben narrato.
Colonna sonora di Michael Nyman straniante.
Forse non un capolavoro come dicono in tanti ma sicuramente si tratta di intrattenimento intelligente sopra la media. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2






Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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