Mi riferisco a Frozen di Chris Buck e Jennifer Lee.
Ecco la recensione:
Frozen – Il regno di ghiaccio
(Frozen) di Chris Buck e Jennifer Lee del 2013. (103 min. ca.)
Nel regno di Arendelle, nella
penisola scandinava, la principessa Elsa, primogenita, ha il potere
di poter creare neve e ghiaccio a suo piacimento. Questo potere le
sfugge di mano prestissimo, mentre gioca con la sorellina Anna, che
quasi uccide. Ben presto, durante la festa di incoronazione, Elsa si
lascia nuovamente prendere la mano quando la sorella le dice di voler
sposare Principe Hans. Farà nevicare e cadere in un clima invernale
il regno e scapperà via terrorizzata sulla Montagna del Nord. A quel
punto la sorella Anna la va a cercare per farla ritornare e con lei
si aggiunge Olaf, un bizzarro pupazzo di neve vivo, creato proprio da
Elsa bambina e Kristoff, un venditore di ghiaccio dolce e
premuroso...
53º Classico Disney, ispirato alla fiaba La
regina delle nevi di Christian Andersen e tutto animato al
computer, è sbalorditivo, davvero impressionante dal punto di vista
dei disegni, delle scenografie, per la cura dei particolari.
Visivamente è un capolavoro.
Di contro purtroppo, la trama è un po'
debole, esile, - al servizio della suddetta grafica - con salti temporali e un finale scontato seppur funzionale.
Si capisce subito dai toni che il target è molto circoscritto, che è
riferito ad un pubblico infantile.
Altro difetto: le canzoni. Sono
anonime e si rifanno troppo ad altre cose già esistenti (musical
compresi). L'unica carina è la canzone portante Let It Go
(vincitrice dell'Oscar, tra l'altro): vivace, fresca, moderna e
orecchiabile (ma niente a confronto dei brani storici Disney).
Ed
ecco che fa capolino un'altra pecca gravissima. Il film è godibile
veramente soltanto in lingua originale. L'adattamento e la traduzione
(certe battute sono proprio sgonfie in italiano) - che una volta
erano per quanto possibile fedeli - sono pessimi, così come le voci
diverse da quelle inglesi. Serena Autieri canta troppo ingolata, ha
un vocione che non si abbina né al disegno né alla personalità
della protagonista. Non che Idina Menzel sia infallibile (proprio la
cerimonia degli Academy Awards dal vivo è stata un disastro) ma
così, in studio, rende eccome.
Un film molto tenero, con alcune
scene spassose (Olaf che sogna l'estate, ignaro che possa
sciogliersi, totalmente a mò di numero da musical) ed altre
drammatiche potenti. Una trovata in particolare verrà ripresa in Maleficent*: il vero amore che annulla l'incantesimo, che
non è detto sia il principe di turno. Riuscita e pertinente.
Per il
resto può essere considerato anche d'avventura, con tutti quegli
scivoloni sulla neve.
Tuttavia pare non del tutto riuscito perché di
non ampio respiro e non ha quelle caratteristiche per essere un vero
e proprio classicone. I capolavori Disney
sono altri.
Forse l'Oscar come Miglior Film D'Animazione è anche
meritato ma come opera è stata e continua ad essere sopravvalutata.
Comunque da
vedere. Consigliato (su schermo gigante).
*Mia recensione
Voto: **1/2/*** (Per l'impatto visivo e la cura dei particolari)
Il trailer:
Let It Go:
Voi l'avete mai visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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