Mi riferisco a Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir.
Ecco la recensione:
Picnic ad Hanging Rock (Picnic at Hanging Rock) di Peter Weir del 1975. Con Rachel Roberts, Vivean Gray, Helen Morse, Kirsty Child, Jacki Weaver, Anne Lambert, Karen Robson, Dominic Guard, John Jarrett. (115 min. ca.)
Il 14 febbraio del 1900, in Australia, un gruppo di ragazze
del collegio Appleyard va a fare un picnic ai piedi dell'Hanging
Rock. Tre di loro più una insegnate spariranno improvvisamente senza
spiegazione mentre una quarta ragazza verrà riportata indietro ma
con ferita e senza memoria su quanto accaduto. Si metteranno sulle
tracce delle altre tre il giovane aristocratico Michael Fitzhubert
(Guard) e il suo valletto Albert (Jarrett). Dopo un incidente allo
stesso Michael, Albert troverà Irma (Robson) ancora viva ed anche
lei ferita ma senza memoria. La polizia indaga ma non si trova
spiegazione ai fatti.
Film evocativo, surreale e onirico che fa leva
sulla paura dell'ignoto per creare tensione.
Il panorama e
l'ambientazione sono suggestivi: la natura selvaggia viene
contrapposta alla rigida e austera disciplina collegiale.
Belle
riprese - con attenzione per i dettagli - che nelle scene clou
suggeriscono l'orrore.
Musica incalzante. Valida la sceneggiatura con
dialoghi molto criptici. Attori in parte. Da Rachel Roberts che
intepreta la temibile direttrice Appleyard in modo magistrale a
Dominic Guard, un baronetto sensibile ed espressivo.
Un film
angosciante e pieno di fascino che ben rappresenta quel particolare
mondo vittoriano e affronta il tema del destino (o di un cosiddetto
“disegno divino”) e del misticismo con intelligenza e mistero.
Tratto dal romanzo omonimo di Joan Lindsay.
Da vedere assolutamente.
Consigliatissimo.
Voto: ***1/2/****
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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