venerdì 20 giugno 2014

Quasi amici - Intouchables di Olivier Nakache ed Éric Toledano, commedia drammatica francese che gioca in modo intelligente con gli stereotipi sulle minoranze (i protagonisti - bravissimi - sono rispettivamente un disabile e un ragazzo di colore). Piacevole, divertente, ben confezionato

Oggi vi voglio parlare di un film piuttosto recente che mi è piaciuto molto. Per una volta sono d'accordo con il giudizio del grande pubblico che tanto lo ha apprezzato.
E' una pellicola che tratta un tema delicato con grande senso dell'umorismo: diverte proprio.
Mi sto riferendo al francese Quasi amici di Olivier Nakache ed Éric Toledano.
Ecco la recensione:




Quasi amici - Intouchables (Intouchables) di Olivier Nakache ed Éric Toledano del 2011. Con François Cluzet, Omar Sy. (112 min. ca.)
La storia di Philippe (Cluzet) un nobile francese di mezza età che diventa tetraplegico dopo un incidente con il parapendio. Quando dovrà assumere uno dei tanti badanti (vuole solo uomini per compagnia e aiuto), deciderà per Driss (Sy), un senegalese naturalizato francese con la fedina penale sporca, che inizialmente voleva solo guadagnare l'assegno di disoccupazione. Il giovane, incurante delle regole, un po' maleducato, fuori dagli schemi e molto simpatico, riuscirà a rendere la vita di Philippe più movimentata di quanto potesse sperare. Grazie a lui troverà anche una nuova compagna. 



















Tratto da una storia vera e dal libro del vero Philippe Pozzo Di Borgo (il badante in realtà è magrebino e si chiama Yasmin Abdel Sellou), è un film con la formula usata - ed anche un po' abusata - della "strana coppia" o della coppia bianco/di colore/ceto diverso/disabile, che però qui funziona benissimo. Nonostante gli stereotipi sulle minoranze (bianco disabile/di colore), nonostante moltissime situazioni siano create apposta per piacere al pubblico, nonostante le battute siano scritte a tavolino, la vicenda scorre senza intoppi.
Sì, perché a dispetto della trama, la pellicola è intrisa di umorismo: si ride veramente tanto per le battute apparentemente cattive/sarcastiche di Driss o per la simpatia autentica dell'attore che lo interpreta (è un comico tra l'altro) - la scena di lui che balla durante la festa di compleanno di Philippe è divertentissima - o ancora, per la sintonia dei due. Cluzet - che assomiglia vagamente a Dustin Hoffman - si è calato con disinvoltura nel personaggio (anche il vero Philippe è autoironico). 
Ci sono momenti emozionanti e commoventi ma mai patetici. E' un film che dà speranza e che insegna a prendere dalla vita quello che offre, senza piangersi addosso per i problemi (gravi o meno). Girato benissimo (le scene in auto sono realizzate in maniera magistrale) con stupende inquadrature, la direzione degli attori è perfetta, sceneggiatura (modificata anche al momento sul set) solida, musica del nostro Ludovico Einaudi. 
Da vedere assolutamente, mette di buonumore. Consigliatissimo. 


Voto: ***1/2












Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)

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