Mi riferisco a La notte brava del soldato Jonathan di Don Siegel.
Ecco la recensione:
La notte brava del soldato Jonathan
(The Beguiled) di Don Siegel del 1971. Con Clint Eastwood, Geraldine Page, Elizabeth
Hartman, Jo Ann Harris, Darleen Carr, Mae Mercer, Pamelyn Ferdin,
Melody Thomas, Peggy Drier, Patricia Mattick, George Dunn,Matt Clark.
(105 min. ca.)
Il caporale nordista John McBurney (Eastwood) rimane ferito e viene
trovato dalla piccola Amy (Ferdin) e portato nel collegio femminile
nel quale vive, diretto da Miss Martha (Page). Lì, inizialmente, con
qualche titubanza, viene curato a dovere e non mandato ai sudisti che
l'avrebbero ucciso o messo in prigione. Però via via l'uomo diventa
l'oggetto del desiderio sessuale di due ragazze, Edwina (Hartman) e
Carol (Harris) e della stessa Martha (oltre che dell'interesse di
Amy). L'uomo non disdegna la compagna di nessuna e, per colpa di
queste attenzioni morbose e per la gelosia scatenatasi
nel gruppo, avrà delle spiacevoli sorprese.
Film drammatico-thriller
con venature horror dai tre quarti in poi, basato sul romanzo omonimo
di Thomas P. Cullinan.
Onirico, visionario, sofisticato,
elegantissimo (ma al contempo molto diretto, campestre), ma anche molto passionale, con esplosioni improvvise
di sensualità, erotismo, doppi sensi e violenza.
Visivamente è di impatto, con
una scenografia e una fotografia peculiari, con un'illuminazione
spesso data da candele, lampade ad olio.
Cinico, sadico, crudele e
cattivissimo, regala dei momenti inquietanti e stranianti (quasi come
un Cane di paglia di Peckinpah, per intenderci).
Ottimo il
montaggio e l'uso delle dissolvenze.
Il cast è quantomai perfetto. A
partire la Clint Eastwood, attore feticcio di Siegel e davvero in
parte. Affascinante, subdolo: si parteggia per lui e al contempo lo
so detesta. Geraldine Page è una splendida perfida: odiosa. Le altre
riescono a rendere bene l'idea della condizione di "cattività"
e di lavaggio del cervello in cui versano.
Un film particolarissimo, dai tempi dilatati ma che mantiene la tensione dall'inizio alla fine (la suspence va in crescendo addirittura) e un vero e proprio pugno allo stomaco (molte
scene fanno stare male), quasi intollerabile.
E una regia che sa
utilizzare bene gli spazi, creando un clima di oppressione,
pruriginoso.
Notevole.
In questi giorni è nelle sale L'inganno
(in lingua originale il titolo è lo stesso, The Beguiled,
nuovo rifacimento del romanzo diretto da Sofia Coppola).
Voto: ***1/2/****
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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