Mi riferisco a Cadillac Records di Darnelle Martin.
Ecco la recensione:
Cadillac Records di Darnelle
Martin. Con Adrien Brody, Jeffrey Wright, Beyoncé Knowles, Mos Def,
Columbus Short, Cedric the Entertainer, Eamonn Walker, Joshua
Alscher, Marc Bonan, Gabrielle Union, Emmanuelle Chriqui, Norman
Reedus, Tammy Blanchard, Eric Bogosian, Shiloh Fernandez, Jay O.
Sanders, Vincent D'Onofrio. (109 min. ca.)
L'ascesa e il declino della Chess Records
fondata, da un bianco, da Leonard Chess, l'etichetta discografica che portò al
successo artisti di colore che proponevano prevalentemente blues,
soul, Rhytm and Blues - con qualche incurisone nel rock and roll -
quali, tra gli altri, Muddy Waters (Jeffrey Wright), Chuck Barry
(Def) ed Etta James (Beyoncé Knowles). Per quest'ultima Chess aveva
preso una vera e propria sbandata.
Film biografico/musicale
interessante per la sua storia (l'impatto "involontario"
sociale per l'attenuazione della segregazione razziale e la
condivisione musicale senza distinzioni tra bianchi e di colore).
Purtroppo però è una pellicola biografica classica: nulla di male,
soltanto che si porta con sé tutti i difetti di genere, ossia un
certo schematismo, l'essere didascalica e pedante nel seguire
cronologicamente tutte le fasi, di poco respiro. Imbrigliata, ecco.
Che le vicende siano romanzate non disturba però, non essendoci
scene madri troppo patetiche. Gli elementi sono ben bilanciati,
tuttavia al contempo pare non avere guizzi, non essere così
ispirata.
Nonostante ciò rimane piacevole per la tanta buona musica:
una colonna sonora ricchissima con brani reinterpretati dagli attori.
Il cast è molto in parte. Adrien Brody è in gamba come sempre,
anche se gli altri gli rubano la scena. Spicca in ogni caso Beyoncé
Knowles - la quale due anni prima aveva partecipato ad un altro film
musicale, Dreamgirls* -, qui nei panni di Etta James. Non
le somiglia tanto fisicamente (si è dovuta obiettivamente imbruttire
infoltendosi le sopracciglia, cambiando pettinatura, ecc..), ma il piglio, la grinta,
l'impegno e la voce (seppur meno "vissuta", meno sofferta)
ci sono e si percepiscono.
Un film dalla regia anonima, poco
incisivo, ma tutto sommato sfizioso.
Da vedere. Consigliato.
Voto: **1/2/***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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