Mi riferisco a La Bella e la Bestia di Bill Condon.
Ecco la recensione:
La Bella e la Bestia (Beauty and the Beast) di Bill Condon del 2016. Con Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Kevin Kline, Josh Gad, Ewan McGregor, Stanley Tucci, Ian McKellen, Emma Thompson, Audra McDonald, Gugu Mbatha-Raw, Nathan Mack, Hattie Morahan, Gerard Horan. (129 min. ca.)
Il classico di animazione Disney del 1991, tratto dalla famosa fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, prende vita in una maestosa versione in live action.
Film fantastico (grande musical e stupenda storia d'amore) sempre emozionante rivisitato, corretto, aggiornato, con qualche aggiunta, qualche cambiamento sottile ma importante (LeTont, il braccio destro di Gaston, è gay. C'è una canzone nuova, cantata dalla Bestia) e qualche approfondimento (la storia della famiglia di Belle), il tutto però rimanendo fedele all'opera originale e tanto amata. Curatissime le ambientazioni (il castello è dall'esterno esattamente come nel cartone), stupendi i costumi, la fotografia scintillante e calda ben si sposa con i toni e molte scene sono divertenti e realmente toccanti.
Le parti con gli oggetti in movimento e delle varie trasformazioni (non serve dire quali, lo sanno e lo immaginano tutti) sono visivamente straordinarie e divertenti. Quella famosa del ballo con la canzone tema principale è da groppo allo stomaco.
Gli attori sono in parte. Per quanto sulla carta potesse far storcere il naso, Emma Watson si è rivelata all'altezza della situazione: anche se non asssomiglia fisicamente molto a Belle, è riuscita a umanizzare il personaggio, a diventare un tutt'uno con lei. Un'eroina indipendente, forte, che non si spaventa e sa leggere l'anima delle persone. Nonostante le troppe faccette e moine (ma è comprensibile. Anche nel cartone alcune scene erano melense e alcuni squittii di contentezza visti da grandi risultano stucchevoli) si fa amare, risulta adorabile. Brava anche a cantare (ma del doppiaggio parlerò dopo) e a ballare. Il problema delle smorfie riguarda anche Dan Stevens. Perfetto, davvero adatto al ruolo del principe, meno della Bestia. Non per colpa sua, ma del look proposto in questa versione: non fa mai veramente paura e non è affascinante (ebbene sì) come nella pellicola del 1991. Luke Evans è un Gaston fatto e finito e LeTont è davvero simpatico. Kevin Kline nei panni di Maurice - che questa volta ha un ruolo chiave per certi versi - è come sempre molto bravo, ma un pochino anonimo. Forse avrebbero potuto esagerare con qualche tratto fisico.
Veniamo ai tasti dolenti: il doppiaggio. Le voci di Lumière, Tockins, Spolverino sono oscene, piatte, rovinano la caratterizzazione e il bel lavoro di CGI.
L'adattamento delle canzoni in italiano - e le relative voci - sono oscene: i testi sono cambiati per una questione di metrica e di labiale. Peccato siano spesso comunque fuori sincro. Un disastro mai visto in un film targato Disney.
Altra pecca: il montaggio. Alcuni stacchi sono brusci e passano da una sottotrama all'altra senza spiegazioni né dissolvenze.
Ritornando alle musiche, cosa si può dire ad Alan Menken? Nulla. Purtroppo però (anche in lingua originale, bisogna ammettere) i brani risultano un po' più lenti, più spenti.
Dei problemi di ritmo lo ha anche l'opera stessa, che nella prima parte fatica ad ingranare, ha poco brio e pare un mero e superfluo copia/incolla dal dubbio e altalenante risultato. Per fortuna la seconda parte si riprende e regala attimi di grande cinema.
Tirando le somme bisogna ammettere che a dispetto di evidenti difetti - anche per l'uso davvero troppo imponente invasivo degli effetti speciali - è un film piacevole, realizzato sì per sbancare il botteghino, ma coinvolgente, visivamente d'impatto e con quel fascino barocco che tanto ci si attendeva.
Non il migliore live action della Disney probabilmente (Kenneth Branagh ha decisamente più classe e un tocco più delicato, più ricercato di Bill Condon come regista), eppure molte soddisfazioni riesce a darle.
Operazione nostalgia che farà andare in brodo di giuggiole i trentenni (le generazioni anni '80, inizio anni '90), ma che farà suggestionare un po' tutti.
Impossibile rimanere impassibili (mi si passi il gioco di parole). Un divertissement sfizioso e sontuoso. Da vedere (in lingua originale, vi prego, se potete) senza pregiudizi, per ritornare una volta tanto ancora bambini e vivere una bella magia.
Consigliatissimo.
Voto: ***/***1/2
Il trailer in lingua originale:
Il trailer in italiano:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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