Mi riferisco a Silence di Martin Scorsese.
Ecco la recensione:
Silence di Martin Scorsese del
2016. Con Andrew Garfield, Adam Driver, Liam Neeson, Tadanobu Asano,
Ciarán Hinds, Alessandro Valignano, Shinya Tsukamoto, Yōsuke
Kubozuka, Issei Ogata, Yoshi Oida, Nana Komatsu, Ryo Kase, Yasunari
Takeshima, Tetsuya Igawa, Béla Baptiste. (161 min. ca.)
Metà del 1600. Padre
Sebastião Rodrigues (Garfield) e Padre Francisco Garupe (Driver),
due padri gesuiti portoghesi, partono per il Giappone, per riportare
a casa Padre Cristóvão Ferreira (Neeson), lì da anni e coinvolto
nella tragica repressione degli shogun nei confronti dei cristiani.
Film drammatico tratto dal romanzo storico Silenzio di
Shūsaku Endō.
In una cornice storico-ambientale inconsueta,
Scorsese realizza un'opera ricca di suggestione, coraggiosa per la
sua presa di posizione, pur lasciando molti quesiti nella mente dello
spettatore.
Un viaggio, un vero percorso di fede, dolorosissimo e una
riflessione sulla stessa. Un film duro, crudo, ispirato al grande
cinema orientale, narrato con tempi dilatati - perciò coerente,
totalmente inserito nell'ambiente - e quasi esasperanti, in contrasto
con altre scene ricche di pathos e quasi ansiogene.
Meravigliosa
fotografia, scenografie ottime (curate dal fidato Dante Ferretti. I costumi sono ovviamente di Francesca Lo Schiavo), inquadrature di folgorante bellezza.
E degli attori,
checché se ne dica, bravissimi. Andrew Garfield è credibile, molto
misurato anche durante i momenti più forti. Adam Driver appare poco
ma il suo viso è una maschera e si fa ricordare. Ottimo Liam Neeson
nel monologo cruciale con Padre Rodrigues. Da menzionare Shinya Tsukamoto nei panni di Mokichi.
Un film intenso e coinvolgente. Molto
prolisso, ed è vero, potrà sembrare quasi "bigotto", ma
che vuole essere invece un discorso molto più ampio ed universale.
Qualche difetto qua e là: reiterazioni varie e un finale forse
troppo repentino.
Di non semplice fruizione (anche per la sua durata, appunto) e facilmente
fraintendibile.
Una vera sfida sia per il grande regista newyorkese,
che per il suo pubblico (anche quello più affezionato).
Da vedere e
da lasciar sedimentare per qualche giorno. Consigliato.
Voto: ***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento