È il terzo film di una saga amatissima.
Mi riferisco a Bridget Jones's Baby di Sharon Maguire.
Ecco la recensione:
Bridget Jones's Baby di Sharon
Maguire del 2016. Con Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey,
Emma Thompson, Sarah Solemani, Sally Phillips, James Callis, Shirley
Henderson, Neil Pearson, Kate O'Flynn, Jim Broadbent, Gemma Jones,
Celia Imrie, Joanna Scanlan, Patrick Malahide, Ed Sheeran. (122 min. ca.)
Bridget
Jones (Zellweger) è arrivata alla bellezza di quarantatrè anni, ha
finalmente delle soddisfazioni professionali ma è di nuovo single.
Durante un campeggio per un festival musicale va a letto con Jack
(Dempsey), belloccio ricco che ha fatto fortuna creando un "algoritmo
dell'amore". Giorni dopo ad un battesimo passerà una notte di
passione con il suo ex e suo più grande amore Mark (Firth). Dopo
pochi giorni si scopre incinta. Il problema è che non sa chi sia il
padre tra i due.
Terzo capitolo della saga di Bridget Jones, questa
volta senza essere basato su un romanzo di Helen Fielding, ma con la
regista che aveva diretto la prima pellicola.
Una specie di revival
(senza Hugh Grant) molto sgonfio nonostante le numerose risate
(forzate). Le situazioni sono senza brio, il ritmo è altalenante, la
sceneggiatura zoppica qua e là (nonostante sia firmata anche da Emma
Thompson).
Il cast funziona con riserva. Renée Zellweger è sempre
abbastanza simpatica inizialmente (nonostante il viso stravolto dai
ritocchi di chirurgia plastica che le rendono la pelle piena di
pieghe appena accenna qualche smorfia tipica del personaggio), ma
sembra piuttosto incolore e svogliata. Colin Firth appare
invecchiatissimo, spento, imbolsito (anche se sempre elegante).
Patrick Dempsey ha una faccia da stoccafisso e ha poca verve anche
lui. L'unica veramente simpatica e carismatica è Emma Thompson (se
non si fosse limitata - presumibilmente - a mettere il becco solo
sulle battute, sarebbe uscita una commedia veramente spiritosa e
tagliente. Invece tutto appare scontato, banale).
Il resto poca roba.
Solite volgarità, parolacce a dismisura (va bene che gli inglese non
si trattengono, ma c'è un limite) che in Che pasticcio,Bridget Jones!* invece venivano adoperate con parsimonia, dando
più spazio alle battute e alle scene comiche.
Un film mediocre, che
si lascia guardare per amore di continuità. Pessima (come di
consueto) la colonna sonora (a parte tre o quattro pezzi non
recenti).
Da vedere solo per curiosità.
*Mia recensione
Voto: *1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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