Un thriller /horror di un autore generalmente molto apprezzato degli ultimi anni.
Mi riferisco a The Neon Demon di Nicolas Winding Refn.
Ecco la recensione:
The Neon Demon di
Nicolas Winding Refn del 2016. Con Elle Fanning, Jena Malone, Abbey
Lee, Desmond Harrington, Christina Hendricks, Bella Heathcote, Karl
Glusman, Keanu Reeves, Alessandro Nivola. (118 min. ca.)
Jesse (Fanning) si
trasferisce a Los Angeles per iniziare a lavorare come modella.
Grazie alla sua freschezza e bellezza non contaminata, comincerà da
subito la scalata verso il successo. Ma dovrà fare i conti con
l'invidia delle altre modelle, nonché l'aggressività di chi la
vorrebbe tutta per sé.
Thriller dagli echi cronenberghiani e
versione horror del mondo, già ben descritto altre volte in opere di
grandi maestri (quale, ad esempio, Prêt-à-Porter di
Altman).
Visionario, allucinato (la meravigliosa e penetrante colonna
sonora composta da Cliff Martinez accentua questa caratteristica),
colpisce subito per la ricerca della composizione dell'immagine,
delle proporzioni delle inquadrature. La fotografia è patinata e
pertinente al tema trattato, le luci colorate e talvolta
intermittenti provocano un effetto lisergico.
Visivamente è di
impatto e fin dai titoli di testa si capisce di avere a che fare con
un'opera tanto bizzarra quanto affascinante, piena di suggestione.
Come accennato più sopra, descrive in maniera impietosa, feroce,
crudissima, il mondo effimero della moda fatto di arrivismo e di
bellezza a tutti i costi. Per questo motivo può essere descritto
come una discesa negli inferi di una ragazzina che si trova
inconsapevolmente coinvolta in qualcosa più grande di lei (che
fondamentalmente è pura e innocente).
Il cast è perfetto. Elle
Fanning è una magnifica protagonista poiché sa immedesimarsi
completamente nel suo personaggio, lo vive. Jena Malone è ambigua,
subdola e malefica quanto basta: espressiva e molto intensa.
Bravissima. Breve cameo per Christina Hendricks, sempre molto in
parte nel ruolo della cattiva della situazione. Le altre ragazze
coinvolte sono credibilissime nonostante le situazioni assurde.
Sempre bello trovare Keanu Reeves (anche lui con più di una rotella
fuori posto). Refn ha fatto un lavoro egregio nel dirigere gli attori
(oltre a tutto il resto).
Un film particolarissimo, dal montaggio
serrato ma dai tempi dilatati. Non è un enorme videoclip come è
stato più volte etichettato: è un racconto originalissimo,
straniante, con scene molto spesso - soprattutto nel finale -
insostenibili.
Un pugno allo stomaco, una critica arguta e senza peli
sulla lingua.
È provocatorio? Certo che lo è. Ma non fine a se
stesso (anche se in certi attimi parrebbe. La scena nell'obitorio
mette dei dubbi). Si spinge oltre l'immaginabile, è un incubo ad
occhi aperti surreale e malato, ambientato in un mondo che non è
solo lustrini e pailettes (che tra l'altro scorrono a fiumi nei
titoli di testa e di coda).
Refn non dice nulla di nuovo, ma è il
modo con cui lo dice ad esserlo, con uno stile personalissimo,
volutamente esagerato nei toni ma coerente (anche da punto di vista
estetico, ricco di gusto e finezza) per tutta la sua durata.
Non
lascia indifferenti. Notevole.
Da vedere assolutamente (preparatevi a
numerosi shock però). Consigliatissimo.
Voto: ***1/2/****
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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