Mi riferisco a L'esorcista di William Friedkin.
Ecco la recensione:
L'esorcista (versione integrale)
(The Exorcist) di William Friedkin del 1973. Con Linda Blair, Ellen Burstyn, Jason
Miller, Lee J. Cobb, Max von Sydow, Kitty Winn, Jack MacGowran,
Reverend William O'Malley, Barton Heyman, Peter Masterson, Rudolf
Schündler, Titos Vandis, William Peter Blatty. (132 min. ca.)
Chris MacNeil (Burstyn) è un'attrice divorziata. Ha una figlia dodicenne, Regan (Blair). Da un giorno all'altro la ragazzina comincia ad avere strani comportamenti (dice che il letto si muove e non la lascia dormire). La madre la porta a fare tutti gli esami del caso e la diagnosi è solo iperattività e qualcosa legato al sistema nervoso. Ma Regan continua a peggiorare e l'evidenza che sia posseduta dal demonio si palesa di lì a poco. Chris, ormai quasi rassegnata, chiama Padre Damien Karras (Miller), il quale, insieme a Padre Lankester Merrin (von Sydow), pratica un esorcismo.
Chris MacNeil (Burstyn) è un'attrice divorziata. Ha una figlia dodicenne, Regan (Blair). Da un giorno all'altro la ragazzina comincia ad avere strani comportamenti (dice che il letto si muove e non la lascia dormire). La madre la porta a fare tutti gli esami del caso e la diagnosi è solo iperattività e qualcosa legato al sistema nervoso. Ma Regan continua a peggiorare e l'evidenza che sia posseduta dal demonio si palesa di lì a poco. Chris, ormai quasi rassegnata, chiama Padre Damien Karras (Miller), il quale, insieme a Padre Lankester Merrin (von Sydow), pratica un esorcismo.
Film horror di culto e considerato
uno dei più paurosi della storia del cinema, tratto dal romanzo di
William Peter Blatty (che ha scritto sia il soggetto che la
sceneggiatura).
Interessante per come è costruito. Lo scoppio degli
eventi arriva poco a poco: proprio quando lo spettatore comincia a
prendere confidenza con i protagonisti e in realtà sembra tutto
troppo tranquillo e normale, ecco che arrivano le prime avvisaglie.
Un senso di malessere e di presenze si insinuano e vengono mostrate
tramite immagini flash, vengono anticipate per mettere in allerta. Il
risultato è scioccante, di impatto.
Bisogna dire che le scene di
"trasformazione" della povera protagonista, la sua
camminata per le scale, la sua faccia non più umana (con la testa
che letteralmente gira di 360°) e alcune scene come quella del
crocifisso, oggi fanno sorridere (certo, vederlo al cinema, in quegli
anni, dev'essere stato qualcosa di sconvolgente). Anche le sequenze
dell'esorcismo sono palesemente finte.
Forse ora come ora si rimane
più che altro nauseati (soprattutto dal famosissimo vomito verde
appiccicaticcio).
Gli attori sono fantastici. Linda Blair è riuscita
con poco a fare moltissimo: i suoi momenti di isteria sono perfetti, nonché quelli clou.
Ellen Burstyn è sempre meravigliosa ed espressiva. Ha un viso
inquietante già di suo e qui offre un'interpretazione sentita,
dolente. Bravissimi anche Jason Miller e - ovviamente - Max von Sydow
(invecchiato da un trucco bianchissimo).
Ottima la fotografia, ottime
scenografie, gli effetti speciali sono ormai superati ma raggiungono
lo scopo (così come il trucco). E una regia consapevole,
solidissima, di un vero autore.
Memorabile la colonna sonora: il tema
portante Tubular Bells di Mike Oldfield è conosciuto
universalmente anche da chi non ha visto la pellicola (un po' come
succede con quello scritto dai Goblin per Profondo rosso*
di Dario Argento).
Un film suggestivo, sgradevole, che lascia anche
dopo la visione un senso di irrequietezza, di ansia. Da vedere
assolutamente (quando si è in vena). Consigliatissimo.
*Mia recensione
Voto: ****
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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