sabato 6 febbraio 2016

IN SALA - Mustang di Deniz Gamze Ergüven, film drammatico che parla di cinque ragazzine obbligate a crescere nell'oppressione familiare e precocemente date in spose. Un film dal bel messaggio, realistico, con un pizzico di speranza per le nuove generazioni

Oggi vi voglio parlare di un film in programmazione attualmente. Un film che ha ricevuto la nomination all'Oscar per il Miglior Film Straniero.
Mi riferisco a Mustang di Deniz Gamze Ergüven.
Ecco la recensione:




Mustang di Deniz Gamze Ergüven del 2015. Con Güneş Şensoy, Doğa Doğuşlu, Elit İşcan, Tuğba Sunguroğlu, İlayda Akdoğan, Nihal Koldaş, Ayberk Pekcan, Erol Afşin. (97 min. ca.)
Turchia. Cinque sorelle orfane (ragazzine e adolescenti) vengono educate severamente dalla nonna (Koldaş) e dallo zio. Non possono fare quello che fanno le altre loro coetanee come divertirsi e frequentare ragazzi. Sono inoltre obbligate a matrimoni combinati senza possibilità di rifiutare. Un fatto grave darà la forza alla più piccola - più sveglia e paradossalmente emancipata -, Lale (Şensoy), di ribellarsi. 






Film drammatico che ricorda vagamente, per l'ambiente oppressivo (anche se in Turchia non è così surreale come nella pellicola della Coppola), il tema e alcune situazioni, Il giardino delle vergini suicide
La trama è semplice ma avvincente, la regia segue e dirige benissimo le giovani attrici - tutte in parte - e il resto del cast. Ma soprattutto sa ricreare quell'ansia, quel senso di disagio che provano le protagoniste e il dolore per un tipo di cultura così ottusa e maschilista. Lo spettatore fin dall'inizio ne diventa partecipe e soffre. Tutti questi sentimenti sono messi in scena senza patetismi o sotterfugi per far commuovere, limitandosi a raccontare, a mostrare. 
Molto realistico, il finale è forse l'unica cosa che può essere contestata perché poco plausibile, con gli avvenimenti che si susseguono troppo in fretta, senza spiegazioni o in modo azzardato. 
Comunque è un film intelligente, interessante, triste, avvilente (soprattutto in alcune parti). E doveroso. 
È stato scelto per rappresentare la Francia (è una co-produzione infatti) agli Oscar per il Miglior Film Straniero. Meritatamente. 
Da vedere (anche soltanto per il messaggio insito). Consigliatissimo.


Voto: ***1/2






Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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