Mi riferisco ad Enemy di Denis Villeneuve.
Ecco la recensione:
Enemy di Denis Villeneuve del 2013. Con Jake Gyllenhaal, Mélanie Laurent, Sarah Gadon, Isabella Rossellini, Joshua Peace. (90 min. ca.)
Adam Bell (Gyllenhaal) è un professore di
storia, ha una vita piuttosto piatta e una relazione incerta con Mary
(Laurent). Un giorno, sotto consiglio di un suo collega, noleggia un
film in DVD e rimane sconcertato nel vedere che una delle comparse è
uguale identico a lui. A quel punto cercherà di scoprire chi è
quell'uomo. La sua ricerca lo porterà in un vortice di terrore.
Tratto dal romanzo L'uomo duplicato di José Saramago, è
un thriller psicologico allucinato (già la fotografia con i filtri virati sul
giallo ma comunque fredda presentano l'opera), visionario e onirico.
Il protagonista si ritrova a vivere un vero incubo che attrae e
spaventa al contempo (come ha detto la Rossellini) anche lo
spettatore.
È una pellicola dai tempi dilatati, dai movimenti lenti
di macchina ma che, paradossalmente, crea ansia e ha un ritmo teso e
costante (grazie al montaggio perfetto, certo).
Una regia, quella di
Villeneuve (già eccezionale in Prisoners*. In questi giorni è nelle sale il suo ultimo lavoro, Sicario), di polso, che
non si perde: sa cosa vuole dire e come vuole dirlo.
Grandi riprese
aeree dei palazzi, grande senso di oppressione e di irrealtà.
Jake
Gyllenhaal riesce a mostrare le emozioni quasi senza parlare.
Espressivo. Si conferma sempre di più un attore meraviglioso. Anche
perché per fare il suo doppio deve dare alcune sfumature precise.
Che si percepiscono perfettamente. Le altre donne soprattutto fanno
poco. Cameo di Isabella Rossellini nel ruolo della madre scettica.
Un
film particolare (certo, il tema del doppio, dello scherzo, delle
allucinazioni che coinvolgono gli insetti, non è una novità per il
cinema, ma qui viene trattato in un altro modo), che dà molta
importanza alla forma e alla suggestione sopra tutto il resto. Eppure non
un'estetica fine a se stessa, ma al servizio di una storia che se
narrata con i toni sbagliati, poteva diventare grottesca (in senso
negativo), ridicola. Qui c'è serietà, compostezza, c'è un clima
quasi di fantascienza e lo sberleffo finale liberatorio può
spiazzare o quasi deludere, disgustare.
Interessante, inquietante e
suggestivo.
Da vedere. Consigliato.
*Mia recensione
Voto: ***/***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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