lunedì 21 settembre 2015

IN SALA: Inside Out di Pete Docter e Ronnie del Carmen, film di animazione toccante, che tratta con sensibilità e intelligenza temi delicati addentrandosi nella mente della piccola protagonista in conflitto con i genitori dopo un trasloco forzato. Un gioellino

Oggi vi voglio parlare di un film appena uscito nelle sale. Un film di animazione della Pixar (distribuito dalla Walt Disney Pictures). Un gioiellino che emoziona, coinvolge. Incredibilmente intelligente.
Mi riferisco ovviamente a Inside Out.
Ecco la mia recensione:





Inside Out di Pete Docter e Ronnie del Carmen del 2015. (94 min. ca.)
Riley, una ragazzina di undici anni, che ha avuto un'infanzia serena, deve trasferirsi con mamma e papà dal Minnesota a San Francisco. Qui inizieranno i conflitti con la famiglia e la nostalgia della vecchia casa e degli amici prenderà il sopravvento...


















Questa è solo una piccola premessa, il pretesto per entrare nella mente, nella psicologia e per mostrare le emozioni della piccola protagonista alle prese con questo brusco cambiamento che la porterà a crescere più in fretta e ad accettare che nella vita si può provare sia tristezza che gioia e che in effetti, la gioia e la soddisfazione sono più forti quando si è superata anche la tristezza.
Le emozioni menzionate sono per l'appunto Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, rappresentate come dei piccoli "mostriciattoli/folletti/pupazzetti" che cercheranno di aiutare Riley a superare il momento. Combinando più guai che altro, visto l'andamento della trama.
Trovate geniali, scene tenere, di una dolcezza non troppo zuccherosa ma ben calibrata, considerando i temi trattati.
Sì, perché le tematiche sono complesse quando si vanno a toccare la crescita, la famiglia e soprattutto l'ambito dell'inconscio, dei ricordi, della mente, insomma. E questo gioiellino evoca mediante le immagini anche quello che sta più nascosto, riuscendo al contempo però a non essere freddo, distante, ma facendo coinvolgere ed emozionare lo spettatore. In particolare gli adulti.
Se i bambini rimarranno incantati dai personaggi, dai disegni, dai momenti divertenti e comici, non potranno capire realmente la nostalgia, la malinconia o immedesimarsi nel tutto (se non in concomitanza di età) nella protagonista. Invece gli adolescenti probabilmente sì e i più grandi potranno identificarsi anche negli stessi genitori di Riley e soprattutto comprenderanno i toni e la battuta finale.
Un cartone realmente particolare perché all'apparenza sembra rivolto ai più piccini, invece già dall'incipit svela il suo lato più serioso.
Qui e là sono presenti delle piccole incongruenze nella sceneggiatura, per far procedere la vicenda in un certo modo. Eppure non le si nota o quasi per l'abilità dei registi nel raccontarla. Alcune scene sono davvero memorabili e irresistibili.
Profondità e al contempo leggerezza, risate e lacrime copiose per un lungometraggio toccante, brillante, dal ritmo sempre sostenuto e visivamente straordinario (come al solito. Lo standard Pixar non si smentisce mai).
Educativo, speciale. Un piccolo capolavoro.
Il doppiaggio, con delle voci sconosciute ma calzanti è davvero ottimo (per fortuna hanno capito che per un prodotto così delicato serviva gente preparata e non i soliti nomi famosi prestati per l'occasione). 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. (Preparate i fazzoletti).


Voto: ****





Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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