Mi riferisco a Sleepers di Barry Levinson.
Ecco la recensione:
Sleepers di Barry Levinson del
1996. Con Jason Patric, Brad Pitt, Robert De Niro, Kevin Bacon,
Vittorio Gassman, Dustin Hoffman, Billy Crudup, Ron Eldard, Minnie
Driver, Joseph Perrino, Brad Renfro, Jonathan Tucker, Geoffrey
Wigdor, Bruno Kirby, Sean Patrick Reilly, Terry Kinney, Lennie
Loftin, Jeffrey Donovan, Frank Medrano, George Georgiadis, Dash
Mihok, Angela Rago, James Pickens Jr., Wendell Pierce, John Slattery,
Aida Turturro. (145 min. ca.)
Hell's Kitchen, Midtown West di Manhattan. La storia
di quattro amici più o meno adolescenti dalla metà degli anni '60
agli inizi degli anni '80 che per una semibravata - spingono un
carretto degli hot dog giù per le scale della metro travolgendo,
senza volerlo, un passante - e finiscono nel riformatorio maschile
Wilkinson, nel quale, per tutti i diciotto mesi, di notte subiscono
abusi sessuali, percosse, e violenze varie dal gruppo di secondini
capeggiato da Sean Nokes (Bacon). Nel 1981 John (Eldard) e Tommy
(Crudup), ormai nel giro malavitoso, vedono Nokes in un bar e lo
fanno fuori. Sarebbero stati condannati sicuramente, ma Michael
Sullivan (Pitt), l'altro amico divenuto sostituto procuratore
distrettuale, si fa dare il caso contro i due e orchestra un piano
con l'avvocato d'ufficio ubriacone Danny Snyder (Hoffman), Lorenzo
Carcaterra "Shakes" (Patric), l'ultimo dei quattro, adesso
diventato giornalista della sezione spettacolo, King Benny (Gassman),
boss della malavita per cui i ragazzi da giovani avevano lavorato - e
che si è sempre dimostrato onesto con loro - e Padre Bobby Carillo
(De Niro), il quale dovrà fare da testimone e dire il falso con non
pochi dilemmi.
Film - si dice ma non si sa quanto, è stata messa in
discussione la veridicità dei fatti in questione - autobiografico di
Lorenzo Carcaterra (che è anche la voce narrante. Ovviamente
l'attore) molto crudo, spietato, un vero pugno sullo stomaco per
l'argomento trattato. E anche abbastanza coraggioso visto che si
parla di vendetta a sangue freddo (i due infatti sono dei veri e
propri criminali nonostante le loro ragioni).
Purtroppo però è un
mix di generi (prende a mani basse da Bronx*, Quei bravi ragazzi, C'era una volta in America con le canzoni
dell'epoca che fanno da colonna sonora) dal drammatico, al thriller,
al legal drama che non sempre regge.
La regia non è così solida. È
troppo patinata per essere veramente di denuncia, troppo ad effetto
con quei continui flashback. Pecca insomma di poca sincerità.
Il
cast è di prim'ordine ma sprecatissimo (basti solo nominare Vittorio
Gassman che recita in americano, Robert De Niro ancora in forma e
Dustin Hoffman trasandato ma carismatico. Tutti però sono bravi. Dal cattivissimo
Kevin Bacon al giovanissimo Brad Renfro). Qualche momento
interessante c'è (ad esempio la confessione di Lorenzo a Padre Bobby
con Carol Martinez - una Minnie Driver molto espressiva -, fidanzata
di John, che ascolta. L'incontro di Michael con Carol in
metropolitana, Ralph Ferguson - Terry Kinney - uno dei secondini che
in tribunale ammette piangendo le violenze commesse) ma non è
sufficiente.
È vero, è innegabile la difficoltà di raccontare e di
rappresentare una vicenda che si snoda nell'arco di quindici anni ed
è piuttosto complessa, ma anche la sceneggiatura ha qualche
problema.
Nonostante l'occasione persa di realizzare qualcosa di più
incisivo rimane comunque un film interessante, suggestivo e in
qualche scena piuttosto agghiacciante.
Da vedere. Consigliato.
*Mia recensione
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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