Mi rifereisco a L'amica delle 5 ½ di Vincente Minnelli.
Ecco la recensione:
L'amica delle 5 1/2 (On a Clear Day You Can See Forever) di Vincente
Minnelli del 1970. Con Barbra Streisand, Yves Montand, Bob Newhart,
Larry Blyden, Simon Oakland, Jack Nicholson, John Richardson. (129 min. ca.)
Daisy
Gamble (Streisand), una studentessa "infiltrata" durante
una lezione universitaria del professore Chabot (Mondand), uno
psichiatra, sperando in un consulto per la sua dipendenza dalle
sigarette, comincia a sottoporsi a sedute di ipnosi. Già in classe
la ragazza aveva dimostrato particolari doti sensoriali ma
successivamente dimostrerà di essere sia preveggente che la
reincarnazione di Lady Melinda Winifred Waine Tentrees,
un'avventuriera e seduttrice del 1800. Chabot si innamorerà di
questa Melinda e a sua volta Daisy si innamorerà di lui anche per
via del transfert. Scopriranno di essersi già conosciuti in una
vita... futura.
Film ibrido: un po' musical, un po' commedia con il
consueto stile classico di Minnelli (forse è vero che in questo
genere avrebbe dovuto rinnovarsi), ossia con l'irrompere del cantato
durante i dialoghi. Il problema in questo caso è che i brani
sembrano appiccicati, essendo stata la pellicola tagliata qua e là
di molti numeri musicali. Ecco che allora non c'è una buona
integrazione e alcune cose risultano ridicole. Se non ci fossero
state le canzoni - ahimè è così nonostante la protagonista -
sarebbe stata una commedia carina, non straordinaria ma di fantasia e
divertente.
Un po' sulla scia (addirittura appannata) di Artisti e modelle di Frank Tashlin del 1955 con
Lewis-Martin-MacLaine, ossia un film (di genere) fantastico con
qualche numero musicale che stride e appare datato. Dispiace perché
alcune trovate sono riuscite (Chabot che parla telepaticamente con
Daisy anche per mezzo di altre persone e di animali), alcune riprese
sono d'impatto (quelle di Montand sopra il grattacielo) e l'inizio
sembra promettere bene.
L'ambientazione è un po' kitsch, i colori
saturi, ma tutto sommato se si entra nell'ottica non sono fastidiosi.
Barbra Streisand è come al solito travolgente, molto simpatica e
molto brava (è migliorata anche con il playback, con il
quale non ha mai - anche da donna matura nei video - avuto troppa
confidenza. Nel sopravvalutatissimo Funny Girl faceva pietà):
è espressiva (anche se a volte è volutamente sopra le righe), in
parte. Montand è come al solito legnosetto ma almeno se la cava a
cantare. Jack Nicholson appare nel ruolo del fratellastro di Daisy
per poche inquadrature: peccato sia stato tagliato un suo numero
cantato con la Streisand. Già, questa pellicola è stata massacrata
dai distributori (anche giustamente, a ben vedere). Ma è tratta
dalla commedia musicale On a Clear Day You Can See Forever
di Alan Jay Lerner (che è anche lo sceneggiatore) per i testi e
Burton Lane per le musiche, che era stata messa in scena addirittura a
Broadway anni prima, quindi è inutile finanziare o commissionare per
poi mandare tutto alle ortiche.
Ci troviamo di fronte ad un
film che ha avuto delle compromissioni, che funziona a singhiozzi, è
piuttosto finto ma non del tutto da buttare.
Da vedere solo se si è
fan del regista e soprattutto per la Streisand. (Se si vuole invece
constatare la disfatta di Minnelli si veda l'ultima opera Nina
del 1976 con la Bergman e la figlia di lui Liza: un disastro triste,
malinconico e decadente salvato solo in parte dalle due
protagoniste).
"Prima ero innamorato solo delle risposte, ma da quando ho conosciuto te mi piacciono anche le domande. Credo che le risposte rendano saggi, ma le domande rendono umani".
Voto: **1/2
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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