mercoledì 13 agosto 2014

CULT: Platoon di Oliver Stone, film sulla guerra del Vietnam molto lineare e coerente. Cast affiatato. Una delle migliori opere del regista

Oggi voglio parlarvi di uno dei tanti film di guerra cult. Questo è degli anni '80.
Mi riferisco a Platoon di Oliver Stone.
Ecco la recensione:




Platoon di Oliver Stone del 1986. Con Martin Sheen, Tom Berenger, Willem Dafoe, Kevin Dillon, John C. McGinley, Keith David, Forest Whitaker, Johnny Depp, Francesco Quinn, Mark Moses, Corey Glover, Richard Edson, Tony Todd, Dale Daye, Oliver Stone. (120 min. ca.)
La guerra del Vietnam dal '67 al '68 vista con gli occhi di Chris Taylor (Sheen), giovane ricco ed istruito che abbandoa gli studi per entrare del 25a divisione di fanteria per poi passare al plotone "Compagnia Bravo". Agli inizi un novellino, imparerà a difendersi, a sparare, ad uccidere anche un suo compagno, il terribile Barnes (Berenger) che a sua volta aveva ammazzato Elias (Dafoe), un sergente sensibile, totalmente diverso da lui. 





















Interessante rappresentazione di una guerra assurda con perdite sia fra i civili che di ragazzi e uomini esaltati, gasati, salvo fare i conti con le armi da fuoco, le bombe e la desolazione. Oliver Stone sembra qui contenersi realizzando un film canonico standard, senza troppi fronzoli ed anche senza cadute nel patetico e nel retorico (un miracolo per il regista). 
Il montaggio non è frenetico (e nei suoi lavori è uno dei difetti più lampanti), i ritmi sono lenti ma riflessivi. Per dirlo chiaramente: non è una pellicola pesante. Ben girata, ben scritta, ben recitata soprattutto dal trio dei protagonisti Sheen-Berenger-Dafoe, con scene fantastiche di assalti, sparatorie e di violenza (ma non sono mai fini a se stesse. Anzi, colpiscono proprio perché realistiche). Probabilmente non sarà un film creativo come Apocalipse Now di Coppola, Il cacciatore di Cimino - anche se non è propriamente soltanto di guerra - o Full Metal Jacket di Kubrick (dell'anno successivo) per fare tre esempi, ma si fa guardare con facilità, affascina e coinvolge. 
Uno dei pochi difetti è il fatto che il protagonista sia "indistruttibile" diventando stereotipato (anche se d'altronde era lui il narratore della storia) ma glielo si perdona. 
Divenuto anch'esso un cult come gli altri film d'autore più famosi, è sicuramente una delle opere migliori di Stone (che si ritaglia un piccolissimo cameo nel ruolo di un ufficiale nel bunker). 
Da vedere. Consigliatissimo. 


Voto: ***1/2










Il trailer:









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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