Mi riferisco a L'ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci.
Ecco la recensione:
L'ultimo imperatore (The Last Emperor) di Bernardo
Bertolucci del 1987. Con John Lone, Joan Chen, Peter O'Toole, Ying
Ruocheng, Victor Wong, Dennis Dun, Ryuichi Sakamoto, Maggie Han, Ric
Young, Vivian Wu, Cary-Hiroyuki Tagawa, Jade Go, Fumihiko Ikeda, Lisa
Lu, Richard Vuu, Tsou Tijger, Tao Wu: Pu Yi. (160 min. ca.)
Nel 1950, Aisin Gioro Pu
Yi (Lone), ultimo imperatore della Manciuria, viene arrestato per
aver collaborato e appoggiato l'invasione giapponese. Ripercorrerà
gli anni del suo insediamento e, dopo aver confessato ed "espiato"
le sue colpe, verrà rimesso in libertà.
Colossal maestoso,
sontuoso, diretto con polso (alcune inquadrature sono fantastiche e
certe scene indimenticabili) e intelligenza.
Nonostante le critiche
si concentrino sulla lunghezza (due ore e quarantadue minuti in
effetti), la densità dei fatti - raccontati con ritmo molto teso -
evitano l'effetto soporifero che una pellicola come questa,
ambientata in posti lontani, con una storia altrettanto lontana da
noi, potrebbe causare.
Però bisogna essere sinceri, la parte
migliore è la prima, con i flashback sull'incoronazione del
piccolo Pu Yi e che man mano arrivano alla sua crescita.
Successivamente perde un po' di fascino e il gioco del continuo
tornare indietro e ritornare al presente rende un po' manieristico e
pesante il tutto (ma è un difetto che si riscontra in tutti i film
che adoperano massiciamente questo tipo di narrazione). Bisogna dire
che è comunque una biografia tratta dalle memorie vere del
protagonista, quindi è normale che ci sia una certa schematicità.
Per il resto è un'opera entusiasmante, ben realizzata, con la bella
fotografia di Vittorio Storaro, con un montaggio ineccepibile, con
ambienti ovviamente suggestivi, recitata con impegno e con la bella
colonna sonora di Ryuichi Sakamoto, David Byrne e Cong Su.
Un film
studiato a tavolino (ma anche questo è plausibile, vista la
complessità della trama) che probabilmente sarà parso poco
emozionante (troppo perfetto tecnicamente?) ad alcuni e furbo per
altri (anche per aver sbancato l'Academy: nove Oscar e un sacco di
altri premi).
Rimane comunque una pellicola incantevole, di prestigio
e realmente interessante per i motivi di cui sopra.
Da vedere
assolutamente (o meglio, da recuperare). Consigliatissimo.
Voto: ****
Il trailer:
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