giovedì 5 giugno 2014

CULT anni '80: Point Break - Punto di rottura di Kathryn Bigelow, il film sui surfisti più famoso della storia del cinema. Con Keanu Reeves e Patrick Swayze

Oggi voglio parlarvi di un film cult degli anni '80, ambientato fra le onde della California.
Avete già capito, vero? Mi riferisco a Point Break di Kathryn Bigelow.
Ecco la recensione:




Point Break - Punto di rottura (Point Break) di Kathryn Bigelow del 1991. Con Keanu Reeves, Patrick Swayze, Gary Busey, Lori Petty, John C. McGinley, Tom Sizemore, Anthony Kiedis. (118 min. ca.)
Johnny Utah (Reeves) è un novello agente dell'FBI di Los Angeles che insieme al suo partner Angelo (Busey) deve smascherare una banda di quattro rapinatori che negli ultimi anni hanno preso d'assalto più di trenta banche indossando le maschere dei Presidenti degli Stati Uniti (Reagan, Johnson, Nixon e Carter) facendola sempre franca. I pochi indizi lasciati dimostrano che questi quattro giovani sono dei virtuosi del surf. Johnny allora decide di andare in incognito per le spiagge della zona per trovare prima qualche aggancio, per imparare a usare la tavola da surf e per conoscere di persona i delinquenti per poi incastrarli (tutto contro la volontà del capo Ben Harp, interpretato da McGinley). Conoscerà la bella Tyler (Petty), alla quale ovviamente sulle prime non dirà la verità sul suo conto che gli insegnerà il surf e man mano farà amicizia anche con gli altri surfisti: Bodhi (Swayze) si rivelerà proprio il capo della banda (quello con la maschera di Reagan) e con lui avrà scontri fino al tragico ma epico finale. 











Grande regia con scene d'azione di impatto e assolutamente strabilianti (gli inseguimenti - anche quelli nelle stradine - nei quali lo spettatore sembra coinvolto personalmente per via del tipo di ripresa. Per non parlare dello skydiving, adrenalinico anche per chi guarda e ovviamente quando i protagonisti fanno surf o cadono in mare con riprese assolutamente geniali): tecnicamente ineccepibile perciò. Il montaggio è perfetto, fotografia altrettanto, attori bravi (acerbo ma efficace Keanu Reeves; assolutamente fantastico, grintoso e combattivo Swayze. In gamba tutti gli altri: Busey ha una faccia che non si scorda. C'è anche un cameo di Anthony Kiedis dei Red Hot Chilli Peppers). Un cult fin da subito.
Molti omaggi al film sono stati resi negli anni: basti pensare al nostro Tre uomini e una gamba di Aldo Giovanni e Giacomo, nel quale i tre più Marina Massironi si mettono le maschere di quattro Presidenti italiani. Ed è comunque un'idea geniale e vincente quella del travestimento. 
Qualche lungaggine e perdita di ritmo nel mezzo per una pellicola che però affascina e tiene incollati. Assolutamente imperdibile. E' un poliesco anomalo: all'inizio si rimane spiazzati.
Da recuperare la versione in lingua originale: il doppiaggio italiano è osceno (soprattutto quando Johnny lascia il messaggio in segreteria telefonica di Tyler la sua voce sembra fintissima e vengono aggiunte cose che non pronuncia come un "ti amo"): certe frasi sono adattate malissimo e ripulite dalle parolacce. 


Voto: ***1/2











Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)    

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