Avete già capito, vero? Mi riferisco a Point Break di Kathryn Bigelow.
Ecco la recensione:
Point Break - Punto di rottura (Point Break) di Kathryn Bigelow del 1991. Con Keanu Reeves, Patrick Swayze, Gary Busey, Lori Petty, John C. McGinley, Tom Sizemore, Anthony Kiedis. (118 min. ca.)
Johnny Utah (Reeves)
è un novello agente dell'FBI di Los Angeles che insieme al suo
partner Angelo (Busey) deve smascherare una banda di quattro
rapinatori che negli ultimi anni hanno preso d'assalto più di trenta
banche indossando le maschere dei Presidenti degli Stati Uniti
(Reagan, Johnson, Nixon e Carter) facendola sempre franca. I pochi
indizi lasciati dimostrano che questi quattro giovani sono dei
virtuosi del surf. Johnny allora decide di andare in incognito per le
spiagge della zona per trovare prima qualche aggancio, per imparare a
usare la tavola da surf e per conoscere di persona i delinquenti per
poi incastrarli (tutto contro la volontà del capo Ben Harp,
interpretato da McGinley). Conoscerà la bella Tyler (Petty), alla
quale ovviamente sulle prime non dirà la verità sul suo conto che
gli insegnerà il surf e man mano farà amicizia anche con gli altri
surfisti: Bodhi (Swayze) si rivelerà proprio il capo della banda
(quello con la maschera di Reagan) e con lui avrà scontri fino al
tragico ma epico finale.
Grande regia con scene d'azione di impatto e
assolutamente strabilianti (gli inseguimenti - anche quelli nelle
stradine - nei quali lo spettatore sembra coinvolto personalmente per
via del tipo di ripresa. Per non parlare dello skydiving,
adrenalinico anche per chi guarda e ovviamente quando i protagonisti
fanno surf o cadono in mare con riprese assolutamente geniali):
tecnicamente ineccepibile perciò. Il montaggio è perfetto,
fotografia altrettanto, attori bravi (acerbo ma efficace Keanu
Reeves; assolutamente fantastico, grintoso e combattivo Swayze. In
gamba tutti gli altri: Busey ha una faccia che non si scorda. C'è
anche un cameo di Anthony Kiedis dei Red Hot Chilli Peppers). Un cult
fin da subito.
Molti omaggi al film sono stati resi negli anni: basti
pensare al nostro Tre uomini e una gamba di Aldo Giovanni
e Giacomo, nel quale i tre più Marina Massironi si mettono le
maschere di quattro Presidenti italiani. Ed è comunque un'idea
geniale e vincente quella del travestimento.
Qualche lungaggine e
perdita di ritmo nel mezzo per una pellicola che però affascina e
tiene incollati. Assolutamente imperdibile. E' un poliesco anomalo: all'inizio si rimane spiazzati.
Da recuperare la versione
in lingua originale: il doppiaggio italiano è osceno (soprattutto
quando Johnny lascia il messaggio in segreteria telefonica di Tyler
la sua voce sembra fintissima e vengono aggiunte cose che non pronuncia come un "ti amo"): certe frasi sono adattate malissimo e ripulite dalle parolacce.
Voto: ***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
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